Inhaler È un bocchino, con inserita una cartuccia impregnata di 10 mg di nicotina, che sostituisce la gestualità della sigaretta. Se ne possono “fumare” al massimo 12 al giorno per 2 mesi, poi si riduce la dose. Il trattamento complessivo non deve superare 6 mesi.
- Cerotto Assicura un apporto continuo di nicotina per via transdermica per 16- 24 ore. Nei primi giorni di trattamento si può soffrire d’insonnia e di vertigini. La cura va protratta per circa 2 mesi.
Biomagneti auricolari Sfruttano il principio dell’agopuntura, ma senza aghi. Sono due anellini ricoperti d’oro da applicare in un punto preciso dell’orecchio per almeno 2 ore al giorno. La pressione esercitata fa produrre endorfine che tolgono il desiderio di fumare. Vanno utilizzati per almeno 25 giorni.
- Chewing-gum Servono a tamponare il desiderio della sigaretta. Disponibili in due dosaggi differenti (per fumatori poco dipendenti e per gli incalliti) non si devono superare le 10 gomme al giorno. La cura è di 1 mese.
Compresse sublinguali Sono pastiglie da sciogliere sotto la lingua che rilasciano 2 mg di nicotina. Se ne possono utilizzare al massimo 30 al giorno e la cura va protratta per almeno 3 settimane.
- Vareniclina È un vero e proprio farmaco che interferisce con il meccanismo d’azione della nicotina, controllando gli effetti dell’astinenza e riducendo il piacere che si prova nel fumare. È ben tollerato e va assunto per almeno tre mesi sotto controllo medico.
Antidepressivi Sono farmaci (come il bupropione) che si possono prendere solo con ricetta medica e vanno utilizzati con molta cautela per i numerosi effetti collaterali. Possono ridurre le crisi di astinenza e il desiderio di fumare. La durata della terapia va valutata caso per caso.
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Fonte: estratto da un servizio su Più Sani Più Belli, maggio 2017