Sono di tendenza, soprattutto in estate, in particolar modo tra gli adolescenti, e sembrano innocui… ma, stando a uno studio pubblicato dall’Università di Perugia, non lo sono affatto!
Secondo la professoressa Susanna Esposito, dell’università umbra, “la sostanza chiamata para-fenilendiammina (PPD), che spesso viene aggiunta all’hennè naturale per ottenere un colore più scuro e duraturo, per le sue caratteristiche molecolari può indurre sensibilizzazione cutanea con varie manifestazioni cliniche alle ri-esposizioni”.
- Nel 50% dei casi presi in esame, questi tatuaggi temporanei hanno provocato prurito, eritemi, vescicole e bolle, orticarie, o reazioni sistemiche come linfoadenopatie e febbre entro uno o due giorni dalla prima applicazione.
Il PPD è un potente allergene attualmente vietato per uso cosmetico, a eccezione delle tinture per capelli per le quali è consentita a basse concentrazioni (6%).
Fonte: un articolo di Stefano Miglio su Più Sani Più Belli, settembre 2017