Sembra un foruncolo che si forma all’interno o all’esterno dell’occhio: è l’orzaiolo, molto fastidioso perché provoca lacrimazione, dolore e gonfiore alla palpebra.
Precisa la farmacista Elena Carraturo: «Le cause possono essere diverse, ma per lo più il disturbo è dovuto a scarsa igiene, perché ci si tocca gli occhi con le mani sporche, si mettono le lenti a contatto senza averle disinfettate o essersi prima ben lavati le mani, si va a letto senza struccare gli occhi, si usano cosmetici vecchi».
Importante, sempre, ma soprattutto in presenza di orzaiolo, mettere in pratica una corretta igiene perioculare.
- «A tal fine è utile e decisamente pratico il ricorso a salviettine monodose a base di estratto di echinacea e clorexidina da usare la mattina per rimuovere eventuali residui di siero e la sera», consiglia la farmacista.
«Per alleviare la sensazione fastidiosa sono utili impacchi con garzine sterili da inumidire in acqua calda e camomilla o malva (meglio acquistarle in filtri da lasciare in infusione per 10-15 minuti) che, inoltre, facilitano la fuoriuscita di sebo in eccesso. Così come procura sollievo l’uso due o tre volte al giorno di gocce oculari rinfrescanti e lenitive a base di hamamelis, euphrasia e camomilla. Se l’orzaiolo è molto doloroso sono d’aiuto analgesici con paracetamolo o ibuprofene, disponibili come farmaci da banco, ma che è sempre bene assumere chiedendo al farmacista indicazioni».
Fonte: un consiglio della farmacista Elena Carraturo, tratto da Ok Salute e Benessere, marzo 2018