Stop al fumo
- La nicotina accelera il battito cardiaco e il monossido di carbonio fa diminuire la quantità di ossigeno presente nel sangue favorendo lo sviluppo dell’aterosclerosi (formazione di placche dette ateromi). Chi smette di fumare dopo soli 2 anni vede ridotto sensibilmente il rischio di malattie cardiache che, trascorsi 15 anni, torna ad essere uguale a quello dei non fumatori. Anche il fumo passivo (esposizione dei non fumatori al fumo) è un pericolo per la salute.
Sana alimentazione
- Un regolare consumo di pesce, limitare i grassi saturi, una dieta povera di sodio (contenuto nel sale) e ricca di fibre (verdura, frutta, legumi) concorrono a mantenere livelli favorevoli di colesterolemia e pressione arteriosa.
Attività fisica
- L’esercizio fisico regolare rafforza il cuore e migliora la circolazione del sangue. Per i meno sportivi può bastare camminare a passo svelto almeno 30 minuti al giorno, preferire i mezzi pubblici all’auto, salire le scale a piedi.
Peso forma
- Senza fare ricorso a diete drastiche, il giusto peso è il risultato del corretto equilibrio tra le calorie introdotte con l’alimentazione e quelle spese con l’attività fisica.
Controlli periodici
- Il livello della colesterolemia totale nel sangue andrebbe verificato regolarmente una volta all’anno anche nelle persone “non a rischio”. Se presente in quantità eccessiva nel sangue, produce la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie, ostruendole. Da monitorare anche la pressione arteriosa che, se elevata, costringe il cuore a un superlavoro e accelera la formazione di aterosclerosi.
Fonte: estratto da un bel servizio di Barbara Autuori su Nuovo Consumo, settembre 2018