A volte l’ictus si annuncia prima, quando si verifica un Tia, o attacco ischemico transitorio. Il Tia è per l’ictus quello che l’angina rappresenta per l’infarto. È legato ad un calo temporaneo nell’afflusso di sangue al cervello, sufficiente a determinare qualche sintomo ma non tanto prolungato da indurre la morte dei neuroni.
- Per cui al termine dell’episodio ischemico, cioè quando si conclude il deficit di irrorazione, la persona torna perfettamente normale. Questo segnale d’allarme, che si può manifestare in diversi modi, è estremamente importante.
Basti pensare che una persona su tre tra quelle che hanno avuto un Tia è destinata ad andare incontro a un vero e proprio ictus, che in un caso su cinque compare entro un anno.
Fonte: tratto da un bel servizio di Federico Mereta su La Nazione, 11/12/16