Tra i sintomi più comuni del mal di pancia collegato alle emozioni si riscontrano dolori addominali (per esempio, crampi), stomaco gonfio, meteorismo, digestione lenta, nausea.
Quando è escluso che a originarli siano cause fisiche, occorre cercare altrove.
I mal di pancia emotivi non sono gravi né patologici ma possono diventarlo se non si affrontano le cause psicologiche che li determinano. Una volta che gli esami clinici eliminano altre origini alla base dei disturbi gastrointestinali, è dunque molto importante cercare di lavorare sullo stato psicologico, abbassando i livelli di stress.
SEROTONINA E DISTURBI INTESTINALI
Se facciamo fatica a digerire o accusiamo dolore all’addome, può essere colpa di un’emozione negativa. L’intestino è pieno di recettori ricchi di serotonina: le cellule neuronali presenti nella regione intestinale, quando sono influenzate da fattori fisici e da emozioni interne, rilasciano ben il 95% della serotonina sprigionata dall’organismo.
La serotonina, come è noto, è l’ormone che regola gli stati d’animo; pertanto, in presenza di tensione, di ansia o di paura, il cervello invia all’intestino “l’ordine” di rilasciare altra serotonina per gestire il carico emotivo.
Quando le proteine di trasporto della serotonina (SERT) sono carenti, quest’ultima rimane troppo tempo nello spazio extracellulare, scatenando gli effetti tipici dell’intestino irritabile: la muscolatura addominale si contrae, provocando gonfiore, diarrea o stitichezza, crampi, senso di tensione, spasmi.
Fonte: tratto da un servizio di Giulia Franchino su Più Sani Più Belli, speciale novembre 2017 – con la consulenza del dott. Carmine Castagna – Direttore dell’Istituto Superiore di Osteopatia