I trattamenti per uso esterno sono più efficaci se si agisce anche dall’interno.
- «Bisogna puntare sui nutrienti giusti, dalle proteine più ricche di aminoacidi alle vitamine del gruppo B, che regolarizzano la secrezione sebacea, dalla vitamina H contenuta in cereali integrali, lievito di birra e tuorlo d’uovo, alla vitamina E degli oli vegetali altamente protettivi» spiega la dottoressa Mariangela Rucco, biologa nutrizionista a Milano.
Che cosa mangiare?
- «Pollo, polpo, stoccafisso, fagioli, soia e semi di chia ricchi di cistina, un aminoacido che, grazie all’elevata quota di zolfo, dà resistenza al capello; uova, legumi, miglio e noci del Brasile per un elevato apporto di metionina, essenziale per la produzione di cheratina. Merluzzo e vitello, lonza, coniglio e tonno sono ricchi di glicina e istidina, che migliorano il trofismo del capello» spiega la dottoressa Mariangela Rucco.
Occhio alla vitamina D.
- «È un ormone che si lega al recettore del follicolo pilifero, favorendone la fase di crescita: i pochi cibi in cui si trova, pesce azzurro e uova, vanno consumati con regolarità» conclude l’esperta.
Fonte: estratto da un servizio di Alberta Mascherpa su Viversani e Belli, 13/10/17 – con la consulenza della dottoressa Mariangela Rucco, biologa nutrizionista a Milano