Non può esservi ripristino di benessere fisico che prescinda dal raggiungimento di un maggiore equilibrio psichico. «È importante quindi imparare come i cibi possano condizionare atteggiamenti, umore, scelte alimentari», afferma Luca Speciani, medico chirurgo e coautore della dieta Gift insieme ad Attilio Speciani.
I principi di tale strategia alimentare, di ultima generazione, sono racchiusi nell’acronimo Gift: gradualità, l’individualità (personalizzazione), flessibilità (nessuna regola ferrea) e tono (muscolare). Vediamo come funziona analizzandone le regole e illustrando un menu tipico.
LE REGOLE BASE
La dieta Gift è utile a perseguire:
- dimagrimento in caso di sovrappeso;
- ripristino della condizione metabolica ottimale in caso di alterazioni indotte dalla cattiva alimentazione o dello stile di vita.
Nello specifico è un programma che, senza usare il conteggio calorico, interviene a livello della regolazione del metabolismo (miglior impatto insulinico e conservazione della massa muscolare) e della modulazione dell’appetito (controllo ipotalamico). A tale scopo, si avvale di alcuni 10 principi cardine. Eccoli:
1. Distribuzione calorica decrescente dei pasti.
2. Controllo costante dell’indice e del carico glicemico. 3
3. Possibilità di sostituire i cibi utilizzando le equivalenze alimentari.
4. Frutta e verdura in libertà.
5. Apporto quotidiano generoso di acqua e di fibre.
6. Masticazione lunga.
7. Decisa riduzione (o abolizione) dei cibi spazzatura.
8. Attività fisica costante.
9. Controllo delle intolleranze.
10. Equilibrio psicofisico.
Fonte: servizio di Simona Cortopassi, con la consulenza di Luca Speciani, medico chirurgo e agronomo alimentarista – tratto da Vero Salute, febbraio 2018