Da un convegno che si è tenuto a Rho, Milano, organizzato da Aic, Associazione italiana celiachia, è emersa la necessità di abbattere alcuni falsi miti sulla celiachia, perché capaci di fuorviare pazienti e familiari.
- Si diventa celiaci solo da bambini In realtà ci si può ammalare a partire dall’infanzia fino all’età adulta.
- Esistono diversi livelli di gravità di celiachia No, è la soglia di reazione al glutine a essere individuale.
- Esiste un farmaco per curarla Purtroppo non ancora: l’unica terapia attualmente disponibile e sicura è la dieta priva di glutine, da seguire con scrupolo.
- Con il tempo, se non si hanno più sintomi, si può ricominciare, anche solo periodicamente, a mangiare cibi contenenti glutine No, la celiachia è una condizione cronica, che dura per tutta la vita, e occorre seguire la dieta senza glutine anche in assenza di disturbi, perché questa proteina provoca comunque un danno a livello dei villi intestinali e ciò espone a una maggiore probabilità di sviluppare complicanze a medio e lungo termine, come celiachia refrattaria e altre malattie autoimmuni, fragilità ossea, osteoporosi precoce, e così via.
- L’avena è sempre da escludere In realtà, la maggior parte dei celiaci la tollera bene. Per precauzione, però, è meglio consumare soltanto i prodotti presenti nel Registro nazionale degli alimenti senza glutine del Ministero della Salute, che garantisce l’idoneità dell’avena utilizzata, così come suggerisce l’Aic.
Fonte: estratto da un bel servizio di Emilio De Paoli su Intimità, 13/12/17
Senza glutine: La celiachia non si cura si gestisce
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