Per avere un’idea di quali piante sono più adatte ai diversi ambienti della casa, sulla base degli inquinanti più comuni presenti stanza per stanza e del potere abbattente che ciascuna pianta ha, seguiamo i consigli di Paolo Marzialetti.
Soggiorno e ingresso: è il locale giusto per inserire il Ficus benjamin e l’Areca che sono efficaci contro la formaldeide, mentre la Schefflera assorbe il benzene e lo xilene e, se si ha un camino, anche il Syngonium e il Pothos, che abbatte il monossido di carbonio.
Cucina e bagno: se si cerca qualcosa di efficace contro l’ammoniaca, la formaldeide e lo xilene che regnano in questi locali, è bene piazzare la Rhapis excelsa (piccola palma da appartamento), gli Anthurium e le Azalee, anche il Ficus maclellandii funziona contro il toluene, la formaldeide, lo xilene ed il tricloroetilene.
Camera dei bambini: la Vite australiana (Cissus) è molto efficace nell’assorbimento della formaldeide.
Nello studio e negli uffici: i Cactus colonnari (tipo Cereus) giacché assorbono le onde elettromagnetiche; sui bordi delle finestre, all’interno della casa, meglio i Chrysanthemi che in genere sono efficaci contro l’ammoniaca, la formaldeide e il benzene.
Stanze con poca luce: la Dracaena e la Sanseveria si adattano bene anche alla penombra e sono efficaci contro la trielina, lo xilene, la formaldeide, il benzene ed il toluene.
Laboratori e luoghi di lavoro: il Syngonium e il Pothos sono piante molto efficaci nell’abbattimento del monossido di carbonio, dell’esano, il toluene, la formaldeide e lo xilene.
In tutti i locali: la Bergonia, perché assorbe formaldeide e la Gerbera che assorbe la formaldeide, il benzene, il tricloroetilene e il toluene.
Fonte: La Nazione, 15 giugno 2014
La redazione di Bellezza & Benessere consiglia il libro: Le Piante Antinquinanti
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